Telefonino di Stato: chi ne ha diritto e come averlo

Il bonus smartphone è solo un'esca per lo Spid?

Giuseppe Conte

TasseC’è una nuova iniziativa del Governo… Mr Banca fa il punto sul cosiddetto Telefonino di Stato: ecco chi ne ha diritto, come funziona e come si fa ad averlo.

Tecnicamente viene chiamato “kit per la digitalizzazione”. Stiamo parlando di uno smartphone gratis, “offerto” dal Governo ai nuclei con un reddito Isee non superiore a 20 mila euro. Questa iniziativa, insieme a una nuova Cig che potrà arrivare a valere 800 euro al mese per le partite Iva iscritte alla gestione separata (indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa per gli autonomi), rappresenta solo una parte delle novità in manovra dopo l’assalto degli emendamenti. In questo articolo descriveremo una per una tutte le nuove misure di supporto in arrivo; cominciamo subito da quello che è stato già chiamato “lo smarthpone di Conte“.

Telefonino di Stato: chi ne ha diritto e come averlo

ManovraIl governo stanzierà per l’anno prossimo 20 milioni di euro per il kit per la digitalizzazione, con cui punta a ridurre il fenomeno del divario digitale. Le famiglie con un reddito Isee pari o inferiore a 20 mila euro riceveranno per un anno in comodato gratuito un telefono mobile modello “smartphone” con connessione a internet.

Il bonus smartphone è solo un’esca per lo Spid?

C’è già chi mugugna intravedendo disegni oscuri al fine di “costringere” gli italiani a usare le app di Stato. Lo smartphone sarà effettivamente dotato dell’app Io della Pubblica amministrazione e con quella sarà possibile partecipare al cashback e accedere ad altre iniziative pubbliche e incentivi come la lotteria degli scontrini, bonus vacanze e così via. Un solo componente a famiglia avrà diritto al telefonino di Stato, per ottenerlo sarà necessario avere aderito allo Spid ed essere in possesso dell’identità digitale. Lo smartphone di Stato disporrà inoltre di un abbonamento che consentirà la consultazione online di due organi di stampa, verrà concesso in comodato gratuito per un anno con tanto di abbonamento a internet.

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Un circolo vizioso

SoldiMolti italiani già sanno che senza l’ausilio di un cellulare moderno attivare lo Spid è molto meno agevole, ma per ottenere il telefonino di Stato serve proprio lo Spid. Avete capito bene, cari amici di Mr Banca: il kit per la digitalizzazione, entrato in manovra dopo l’assalto degli emendamenti, andrà ai nuclei con un reddito Isee non superiore a 20 mila euro. Questi ultimi però per poterlo richiedere dovranno prima aver aderito al Sistema pubblico d’identità digitale, futura chiave d’accesso ai servizi online della Pubblica amministrazione. Più di un commentatore ha già previsto che, anche per questo, il bonus smartphone rischia di fare un buco nell’acqua. Inoltre, se è vero che la misura potrà contare nel 2021 su una dotazione di 20 milioni di euro e che alla fine giusto un avente diritto su dieci riceverà il telefonino di Stato, a conti fatti solo in pochi beneficeranno del tanto agognato bonus smartphone. Provando a fare due calcoli, viene fuori che ci sono risorse sufficienti per regalare al massimo duecentomila telefonini. Le famiglie che sulla carta hanno i requisiti per ambire a ricevere dal governo uno smartphone sono invece circa due milioni.

Qual è allora il vero obiettivo del Governo? Oltre a combattere il divario digitale, distribuendo smartphone gratis agli italiani Conte punta anche a salvare lo Spid dal fallimento. Il kit per la digitalizzazione promuoverà lo Spid utilizzando lo smartphone di Stato a mo’ di esca, per spingere più persone possibili a richiedere l’identità digitale nel 2021.

Telefonino di Stato, i dettagli

TasseIl kit, recita la modifica all’articolo 105 dedicato al Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, «è destinato ai nuclei familiari con un reddito Isee non superiore a 20 mila euro annui che non sono titolari di un contratto di connessione internet e di un contratto di telefonia mobile e che si dotino dello Spid per il tramite di Poste Italiane o di altri identity provider abilitati».

Il bonus smartphone si somma al bonus pc e tablet decollato a novembre e del valore massimo di 500 euro, pure quello destinato ai nuclei con un indicatore della situazione economica equivalente pari o inferiore a ventimila euro. Nel caso del bonus pc e tablet, alcune regioni tra cui il Lazio, l’Emilia-Romagna, la Liguria e la Toscana, hanno deciso per esempio di rendere la misura accessibile solo da parte dei cittadini di determinati territori particolarmente svantaggiati sotto il profilo digitale. E possibile che pure in questo caso si adotti un simile approccio?

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Le altre novità previste in Manovra

  • Nuova Cig per le partite Iva. verrà istituita in via sperimentale per il triennio 2021-2023 e consisterà in un sostegno al reddito della durata di sei mesi compreso tra 250 e 800 euro. Ne avranno diritto coloro con un reddito da lavoro autonomo non superiore a 8.145 euro nell’anno precedente a quello della presentazione della domanda e inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni prima ancora. Chi non risulterà in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria verrà automaticamente escluso.
  • Esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali per autonomi e professionisti. Questa misura raggiungerà chi nel 2019 ha dichiarato un reddito non superiore a 50 mila euro e nel 2020 ha registrato un calo del fatturato di almeno il 33 per cento. Dotazione di 1 miliardo per il 2021.
  • Esenzione dall’Imu per alberghi, villaggi turistici, stabilimenti balneari, bed & breakfast, discoteche e night club. Riguarda solo la prima rata del 2021, mentre inizialmente doveva essere totale. Questa misura è destinata a far discutere, anche perché non va a beneficio di un altro settore che risulta particolarmente colpito, ovvero quello della ristorazione.
  • Contributi per la sostenibilità del pagamento degli affitti di unità immobiliari residenziali. Ai proprietari di appartamenti che ridurranno il canone di locazione, lo Stato restituirà il 50% dello sconto concesso fino a un massimo di 1.200 euro annui. Attenzione però perché la misura sarà in vigore solo nelle zone ad alta densità abitative.
  • Sostegno al lavoro rosa. Cinquanta milioni di euro nel 2021 per favorire il rientro al lavoro delle lavoratrici madri dopo il parto. Con i nuovi congedi di paternità i papà potranno assentarsi dall’ufficio per dieci giorni.
  • Stop all’Iva sui vaccini.
  • Slittamento della sugar tax al 2022.
  • Aiuti ai gestori aeroportuali per compensare i danni subiti a causa della pandemia. Fondo da 500 milioni di euro.

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