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Cari lettori, in questa sezione Mr Banca cercherà di spiegare, in modo semplice, cosa sono i CFD, come funzionano i contratti per differenza e cosa significa fare trading con i CFD (Contract For Difference). Cercheremo anche di spiegarvi come poter tentare di trarre profitto nel complesso mondo di questi nuovi investimenti finanziari.

Lo scopo di questa guida è soprattutto aiutare i lettori a comprendere in modo chiaro le diverse tecniche disponibili, non vuole convincere nessuno che il mondo finanziario sia privo di rischi.

Cosa sono i CFD e come funzionano? Consigli, guida e recensioni

Buona lettura della nostra Guida ai CFD

In queste pagine della nostra guida troverete informazioni specifiche sui CFD: cosa sono, come funzionano, recensioni e consigli sulle eventuali promozioni in corso offerte dai principali operatori di settore, oltre a una presentazione istituzionale del loro prodotto.

Questa guida ai CFD certamente vi aiuterà nella scelta del vostro sito di trading online

CFDMr Banca vi illustrerà chiaramente come muovervi con più competenza e familiarità nel mondo dei CFD.

MR BANCA CONSIGLIA: il trading di contratti per differenza (CFD) è altamente speculativo e classificabile a tutti gli effetti come “investimento ad alto rischio”. Se decidete di cimentarvi con il trading online di CFD, tenete presente che (se dovesse andare tutto male) l’investimento potrebbe azzerare il vostro capitale impegnato. Pertanto vi invitiamo a leggere bene le pagine di questa guida, e ad agire con attenzione e ponderatezza. Vi raccomandiamo di leggere il Documento Informativo sui Rischi offerto dal vostro broker di trading online in CFD, che offre una spiegazione completa sui diversi rischi connessi a questa attività.

Per qualsiasi informazione o consiglio in merito, c’è la nostra pagina Contattaci.

Come disse Warren Buffet: “La prima regola è non perdere. La seconda è non scordare la prima”.

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Cosa sono i CFD

Cari amici di Mr Banca, partiamo dall’inizio e diciamolo subito: il trading online si può fare in due modi, ovvero in maniera “classica”, tradizionale, o con i CFD (i cosiddetti contratti per differenza). Chi fa trading cerca di trarre un profitto dalle oscillazioni di mercato, questo si può fare in maniera tradizionale acquistando la proprietà delle azioni usando i tanti servizi di trading online offerti dalle banche italiane, oppure si può ottenere lo stesso scopo in maniera più rapida ed efficace acquistando dei CFD su uno dei siti di trading online disponibili sul mercato italiano (qui trovate le recensioni). I Contratti Per Differenza (CFD) sono uno strumento derivato, quindi non si detiene fisicamente il titolo, ma si guadagna appunto sulle differenze, in positivo o in negativo. In buona sostanza, i CFD sono dei contratti basati su un cosiddetto strumento sottostante, che può essere un titolo azionario, un indice, una coppia di valute o una criptovaluta. I CFD quindi sono diversi dal trading classico, hanno dei vantaggi e degli svantaggi che i trader devono imparare a conoscere bene. Questa guida serve proprio a questo. Seguiteci.

Come funzionano i CFD

Acquistando titoli o valute dalla banca, si entra in possesso fisicamente dell’asset (e in genere per farlo si paga una lauta commissione). Con il trading in CFD non si viene in possesso dell’asset, non si detiene alcun titolo: è questa la caratteristica principale dei CFD. Infatti, quando si fa trading con i CFD si possono “aprire posizioni” sia puntando al profitto in caso di aumento del prezzo (le cosiddette posizioni “long”) che scommettendo sul ribasso (posizioni “short”): di queste parleremo meglio più avanti. Ora vi spieghiamo brevemente come funzionano i CFD.

Collegandosi a uno dei tanti siti di trading online (i migliori sono recensiti sulle nostre pagine), si può eseguire un’operazione di acquisto in CFD, scegliendo la direzione del mercato su cui puntare. Se si prevede un rialzo del titolo, valuta o indice prescelto, si clicca sul bottone BUY, i più esperti parlano di aprire una posizione “long“. Chi prevede un calo dell’indicatore invece clicca sul bottone SELL (aprendo una posizione “short“) e quindi così facendo ottiene un profitto anche se il grafico riporta un andamento in calo. Interessante, vero? Da una parte non si acquistano e vendono veramente degli strumenti finanziari, dall’altra si ottiene profitto (o si perde) senza pagare commissioni costose. Chi negozia in CFD infatti guadagna o perde sulla differenza di prezzo tra l’apertura e la chiusura della posizione. Proprio per questo motivo si chiamano CFD, ovvero contratti per differenca (contract for difference).

Cos’è e come funziona la leva

I vecchi lettori di Mr Banca ricorderanno questo articolo, dove abbiamo descritto un po’ scherzosamente i rischi della leva finanziaria. Dopo aver illustrato cosa sono i CFD e come funzionano, ora parliamo della leva finanziaria, questo importante strumento di cui i trader in CFD possono fruire. La leva non è altro che un semplice moltiplicatore: chi negozia in CFD con la leva moltiplica gli utili, e purtroppo anche le perdite quando ci sono. La leva massima sui siti regolamentati e legali in Italia è di 30:1. Quindi chi compra e vende strumenti finanziari tradizionali lo fa scommettendo solo sulla crescita del valore dell’investimento e lo fa senza leva, per il solo valore dello strumento stesso. Chi invece negozia in CFD può scegliere di puntare anche su un calo del mercato prescelto e in più può farlo sfruttando la leva finanziaria, investendo cioè fino a 30 volte il totale del capitale impegnato.

Cosa significa Buy, posizione Long

L’abbiamo brevemente anticipato nei capitoli precedenti della nostra guida e lo spieghiamo meglio ora: aprire una posizione Buy (Long) in CFD vuol dire guadagnare sulle variazioni al rialzo del prezzo dello strumento su cui si sta investendo. Le cosiddette posizioni “Long”, ovvero l’inverso di quelle “Short” di cui parleremo nel prossimo capitolo, permettono di puntare e in caso di successo di trarre un profitto sulla crescita del valore del titolo. In caso di crescita del prezzo, con il Buy si guadagna, si perde in caso di previsione errata, cioè se il valore del titolo scende.

Cosa significa Sell, posizione Short

Come detto poco più sopra: aprire una posizione Sell (Short) in CFD vuol dire puntare sul ribasso del prezzo dello strumento finanziario di scelta. E’ possibile quindi anche guadagnare sulle variazioni al ribasso. Uno dei vantaggi dei CFD è, oltre alla leva, di poter aprire posizioni di vendita, ovvero Sell, anche se non si ha un titolo a portafoglio che si intende vendere.

Cosa si può negoziare in CFD

C’è un’ampia gamma di strumenti su cui si può operare in CFD, si può farlo praticamente su tutto! Non solo azioni, ci sono anche le valute, divise per coppie (ad esempio EURGBP, ovvero Euro cambiato in Sterline inglesi). Non mancano le materie prime come petrolio e gas, i metalli preziosi come oro e argento, etc. Ultime arrivate ma già grandi protagoniste sui siti di trading online sono le criptovalute, con il bitcoin in testa.

Quando si può negoziare in CFD

Ogni mercato ha i suoi orari di apertura e chiusura: ad esempio indici e titoli di borsa in genere sono disponibili per tutta la settimana in orario d’ufficio, mentre le coppie di valute foxex (qui spieghiamo cos’è il forex) operano 24 ore su 24 ma solo dal lunedì al venerdì. Le criptovalute infine, sono disponibili in CFD 24 ore su 24 per 7 giorni su 7. Aiutati dal fatto che in CFD non si acquistano fisicamente i titoli, è possibile operare online in tempo reale, aprendo e chiudendo posizioni di acquisto o vendita in tempi molto stretti, sfruttando al massimo tutte le oscillazioni continue dei mercati.

Dividendi azionari e CFD

Chi è in possesso delle azioni di una società quotata al momento della distribuzione dei dividendi, ha diritto a percepirli. Cosa succede invece ai CFD con sottostante azionario, all’atto della distribuzione del dividendo? Niente, i Contratti Per Differenza (CFD) sono uno strumento derivato, non si detiene fisicamente il titolo ma solo il contratto sottostante, per questo motivo non si ha diritto alla distribuzione del dividendo.

Opzioni binarie e CFD

Non sono la stessa cosa. Opzioni binarie e CFD sono due strumenti finanziari derivati completamente diversi. In questa sede non entriamo in dettaglio illustrando le differenze tra opzioni e CFD perché ESMA, ormai dal 2/07/2018, vieta ufficialmente le opzioni binarie in tutti i paesi UE, Italia inclusa. Per questo motivo gli articoli presenti su Mr Banca che trattano le opzioni binarie sono disponibili solo a puro scopo informativo.

I rischi dei CFD

Nei paragrafi precedenti di questa guida abbiamo anticipato un po’ i rischi dei CFD, ma non abbiamo parlato di quello principale, ovvero il rischio di mercato: proprio per come sono costruiti, con i CFD il profitto o la perdita si generano con la differenza tra il prezzo di apertura e quello di chiusura della posizione. Il mercato prende ogni giorno le sue direzioni, molteplici fattori come notizie o eventi politici possono generare oscillazioni, come è facile immaginare. Questo è il primo rischio dei CFD, il normale rischio di mercato.

Il trading di contratti per differenza (CFD) è altamente speculativo e classificabile a tutti gli effetti come “investimento ad alto rischio”. Se decidete di cimentarvi con il trading online di CFD, tenete presente che (se dovesse andare tutto male) l’investimento potrebbe azzerare il vostro capitale impegnato. Pertanto vi invitiamo a leggere bene le pagine di questa guida, e ad agire con attenzione e ponderatezza. Vi raccomandiamo di leggere il Documento Informativo sui Rischi offerto dal vostro broker di trading online in CFD, che offre una spiegazione completa sui diversi rischi connessi a questa attività.

Uno dei motivi per cui vi consigliamo cautela con i CFD è l’effetto leva, di cui abbiamo parlato nel relativo capitolo precedente: la leva massima di 30:1 aumenta significativamente il rischio del trading con i CFD, è vero che c’è anche l’indubbio vantaggio di investire con una maggiore quantità di risorse rispetto al reale capitale a disposizione, ma con la leva vengono moltiplicati sia i profitti che le perdite. Per mitigare il rischio di mercato nell’utilizzo dei CFD, consigliamo di impostare lo stop-loss in ogni posizione aperta.